Archivio mensile:aprile 2016

Omicidi in Croazia (invece delle chiappe al vento)

omicidi plakat

Non credo nelle coincidenze: tout se tient.

La Croazia è lo stato dove mi sono coraggiosamente spogliata – nudo integrale – per venire ammessa in un campo naturista. Ad un’età in cui le mie chiappe non erano poi così freschissime. Ho mostrato coraggio, soprattutto nei confronti di mio figlio che detesta il naturismo, i nudisti e vedere la mamma nuda.

E oggi, sempre l’amata Croazia, anzi l’Istria per l’esattezza, sta per ospitare la rappresentazione teatrale di Omicidi in pausa pranzo, libro già gloriosamente dimenticato e che che ha venduto molte più copie online – su Amazon – che non con la Mondadori.

Un’eroina – il suo nome è Paola Galassi – lo aveva trovato (per puro caso, I suppose) in una libreria e lo aveva comprato, nell’estate di un paio di anni fa. Paola lo aveva letto e mi aveva scritto un’email per comunicarmi che il libretto non le era dispiaciuto. E le sarebbe piaciuto portarlo in scena.

Confesso con piena e umida umiltà che l’avevo considerato un GRANDE onore. Paola è stata la regista teatrale di attori importanti e ha scoperto (sì, per davvero) molti attori comici italiani. Insomma, era un buon segno se aveva trovato il libro divertente… Non sono un tipo troppo entusiasta di se stessa e mi fa stupisce sempre se qualcuno mi dice che NON ho scritto una schifezza.

Bene, da quel dì è passata molta acqua sotto i ponti (espressione banale, lo so), ma Paola ha dovuto battersi con tutte le sue forze per portare il libro di una VERA sconosciuta a teatro, in tempi in cui il teatro non se la sta passando benissimo.

E la città dove il 28 aprile l’opera da lei adatta verrà rappresentata è FIUME!

Il Teatro della Casa Croata di Cultura darà alla luce la versione REALISTICA di Omicidi in Pausa Pranzo, grazie al Dramma Italiano, l’unico teatro stabile italiano FUORI dall’Italia, diretto dal simpatico signore con la pancetta e la parrucca grigia – Giuseppe Nicodemo – che farà la parte del padre di Francesca.Omicidi_-Rosanna-Bubola-Paola-Bonesi-Gualtiero-Giorgini-Rossana-Carretto-Giuseppe-Nicodemo-Marcello-Mocchi-715x575

Questi gli attori in posa, col cadavere di uno dei tanti colleghi morti (strangolati dal serial killer aziendale) che spunta tra le loro gambe.

Mai come adesso il problema di liberarsi degli impiegati illicenziabili è stato così sentito, anche perché nessuno sembra disposto a mandarli in pensione. I soldi dell’INPS sono finiti e anche io dovrò lavorare fino a 69 anni e 9 mesi.

Un impiegato assunto con i vecchi contratti (passati di moda) costava moltissimo alle aziende, ed era protetto dall’articolo 18. Era cioè illicenziabile. E lo è rimasto perché il vecchio statuto dei lavoratori non è cambiato per chi è stato assunto prima del 1 gennaio 2015 (anno in cui è entrata in vigore la nuova legge, il Jobs Act).

Avevo immaginato – già molti anni fa – che ci fossero modi più veloci per liberarsi degli impiegati meno graditi, visto che non era possibile licenziarli. Metodi ancora consigliabili nei casi più difficili, visto che in Italia ci sono ancora circa 10 milioni di lavoratori coperti dall’Articolo 18.

Sono proprio loro che rischiamo di finire con una corda bianca al collo, morti stecchiti, in qualche corridoio secondario dell’azienda per cui lavorano….