Le mamme italiane hanno caratteristiche sempiterne. Quando sono al mare, chiamano i figli che stanno facendo il bagno a cinquanta metri dalla riva, urlando a squarciagola il loro nome, senza paura di disturbare nessuno: “TORNA A RIVA, SUBITO!”.
Le mamme italiane, quando hanno preparato il pranzo o la cena, strillano con voce ferma e altissima: “E’ PRONTO!”, e se il figlio non arriva subito a tavola, rincarano la dose: “HAI CAPITO CHE E’ PRONTO?!”.
Si potrebbe sostenere che la madre italiana sia priva di quei soft skill descritti dagli psicologi come necessari per mantenere in buona salute una relazione. La mamma italiana infatti si incazza spesso: se c’è bisogno, fa una bella scenata anche al figlio maggiorenne e poi sbatte fragorosamente la porta di camera sua, manco fossimo in una commedia di Eduardo.
Vorrei aggiungere un’altra caratteristica tipica della madre italiana: quando deve entrare nella stanza del figlio, anche se la porta è chiusa, non bussa nè tanto meno aspetta la risposta del ragazzo, ma abbassa la maniglia con forza ed entra urlando una delle solite cose: “E’ PRONTO! NON HAI DATO DA MANGIARE AL GATTO! NON HAI PORTATO GIÙ L’IMMONDIZIA!”.
Orbene, mio figlio ha vent’anni ma non ho modificato nessuno dei comportamenti sopra elencati, con il risultato che mi è successo di tornare a casa e, senza pensarci due volte, aprire di botto la porta di camera sua.
L’ho trovato per ben tre volte nudo, intento con la fidanzata in pratiche erotiche, mentre io imbarazzata (ma neanche così tanto) richiudevo subito la porta. In una di queste occasioni, mio figlio, sempre nudo come un verme, si è addirittura buttato addosso alla fidanzata, cercando di coprirne istintivamente la vista da un mostro invadente come me.
E così, qualche giorno fa, è comparsa una chiave nella sua porta. Non so dove l’abbia trovata, ma ogni volta che la fidanzata si presenta a casa nostro, sento il rumore della chiave che gira nella toppa.
Per carità, avevo capito che dovevo bussare se tornavo a casa e non sapevo con chi fosse, ma l’ISTINTO DELLA MADRE ITALIANA è quello di non bussare MAI.
E così il poverino si è dovuto difendere da me con quella che specialisti chiamano “Sicurezza fisica”, ovvero vere e proprie barriere all’ingresso.
Mi aspetto presto l’installazione di un antifurto perimetrale in camera sua, che squilli appena mi avvicino alla porta per poi urlare uno dei soliti: “E’ PRONTO!”.
La mia manina tende sempre a afferrare istintivamente quella maniglia e a spingerla con forza verso il basso, per poi penetrare come una falange macedone nella stanza del mio malcapitato figliolo.
“NON LO FACCIO PIÙ’, LO GIURO”, mi dico, ma so già che non è vero…