Devo friggere l’iPad? Oppure il gatto?

Negli ultimi anni il web è diventato facilissimo. Aprire un blog è uno scherzo da ragazzi. Difficilissimo invece farsi notare.

Bisogna essere DADA, inventarsi qualcosa di nuovo.

Come il fotografo che ha fritto il suo iPad, più un iPhone, più un paio di cuffie, dopo averli diligentemente passati nella pastella.

La galleria di fotografie FRITTE pubblicate sul Corriere di oggi era effettivamente molto suggestiva e me la sono guardata subito.

Ma in fondo tutto  è DADA, anche essere un po’ sfigati, e ho rifatto la stessa foto con il mio iPad, ma senza passarlo nella pastella e friggerlo veramente.
Non me la sono sentita di lanciare la moda: “Friggi VERAMENTE  il tuo iPad per farti notare da qualcuno!”.

iPad

Perché bisogna dire la verità: sul web oggi si scrive tanto (e si fotografa altrettanto).

Anche  la bacheca/diario di Facebook potrebbe essere definita una forma di “microblogging”.
Chiacchieri online con i tuoi amici ricorrendo a post brevi, quasi sempre accompagnati da una foto.

Poi c’è Twitter, dove un Tweet postato due minuti prima è già vecchio, e i giornali implorano i loro lettori di intervenire, inoltrare, condividere gli articoli.

Ultimo nato, il Passaparola del Corriere, tutto bello verde.

I Blogger laureati – quelli che bloggano sulle pagine di giornali importanti – si litigano i lettori che ormai dovrebbero postare i loro  commenti dappertutto, perché un blog poco commentato potrebbe essere depennato dall’editore.
La mia solita domanda è sempre la stessa: PER UNO CHE SCRIVE, QUANTI LO LEGGONO?
Ormai il il rapporto è UNO A UNO, e chi scrive deve per forza commentare qualcun altro.

Quindi, orsù, datevi da fare!

Per ogni commento che postate, fate un Più-uno al post di qualcun altro.
Per ogni gatto che fotografate, commentate la foto del gatto di un altro.

Per ogni figlio – vostro – che fotografate, dite che è bellissimo il figlio di un altro.

SIATE GENEROSI!
AMATE E PIU’-UNATE IL VOSTRO PROSSIMO!
Anche chi non vi sta troppo simpatico, perché egli, un giorno, potrebbe Più-unare anche voi!

Non lesinate i vostri Più Uno e i vostri commenti, perché a tutti piace essere commentati e Più-unati.Guardate come suona bene il Discorso della Montagna, se sostituiamo la parola “amare” con “Più-unare”:  Più-unerai  il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: Più-unate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se Più-unate solo quelli che vi Più-unano, quale merito ne avete?”.

E poi i gatti ce li ho anch’io. Io ADORO i gatti. E non vorrei doverli friggere in padella (passati nella pastella, coi peli) per farmi notare da qualche caporedattore.

Scambiamoci un Più-uno di pace e chiudiamola lì (senza friggere niente e nessuno).

3 thoughts on “Devo friggere l’iPad? Oppure il gatto?

  1. Zio Gio ha detto:

    Eccoti subito un commento.
    Come dice la nonna di Benedetta Parodi: “Fritta è buona anche una ciabatta”. L’iPad dovrebbe essere delizioso al confronto

  2. Viola Veloce ha detto:

    Dio mio, la Parodi dice veramente delle cose così? Qualche amica ha provato le sue ricette: immangiabili. Meglio l’iPad del pollo alla Coca Cola.

  3. Nicola Losito ha detto:

    Io sono furbo e ti più-unisco subito, così poi tu vieni a più-unare il mio blog e aumenti il mio target di utenti anche se il blog è in animazione sospesa e non so ancora se continuerò a portarlo avanti.

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