Non sono una finta promoter di Google Adwords che si nasconde sotto le false sembianze di un’impiegata che a sua volta fa finta di essere una scrittrice.
No, sono solo una che si giocherebbe lo stipendio a Montecarlo giocando a Black Jack.
Devo stare lontana da tutto quello che profuma di azzardo, perché nelle mie vene scorre copioso il sangue romagnolo, terra di pokeristi pazzi furiosi.
E così, lo confesso, ho deciso di promuovermi da sola su Adwords, perché il mio ebook stenta a partire su Amazon, come ai tempi rigogliosi in cui mi autopubblicavo e veleggiavo alta in classifica.
So perfettamente che la mia è DIPENDENZA pura e credo che non dovrei strappare il pane dalla bocca a mio figlio per darlo a Larry Page e Sergey Brin, che non hanno bisogno dei miei spiccioli.
Resteremo in mutande – io e il povero Tommaso – perché ho la carta di credito collegata a tutti i miei account online.
Credo che dovrebbero interdirmi e togliermi la Visa. E poi tagliarla in due con un bel paio di forbici.
Però, però, devo dire che continuo a trovare onesta la pubblicità PURA.
Sul blog dico quello che mi pare – come cazzo mi pare – e poi a qualcuno può capitare di trovare su un sito la pubblicità a uno dei miei libri.
Ma devo smetterla, mi fa male alla salute e al portafogli.
Esiste qualche gruppo di Advertiser anonimi?
In cui ci raccontiamo di come sbattiamo via soldi sull’ADV online?
Perché Google e Facebook sono degli straordinari borseggiatori di polli come me.
Utilizzatori finali di social network e motori di ricerca, pronti a spendere i nostri PICCOLI SOLDI VERI sulle loro macchine da guerra che servono invece per fare i SOLDI GRANDI.
Ma un giorno ce la farò. La smetterò. Lo giuro.
Almeno così spero.
Io ci ho provato per 7 giorni con la pubblicita’ di Facebook, ma ho smesso. O non la so organizzare o non serve davvero a nulla oppure si devono spendere migliaia di euro…
Giovanni, se mi scrivi sulla mia e-mail ti spiego un po’ di cose. Omicidinpsusapranzo@gmail.com