Oggi sono stata alla recita di fine anno della scuola di mio figlio.
Lui non fa parte del gruppo teatrale, ed è rimasto fuori dalla palestra a tirar calci alla palla, mentre io assistevo a un musical liberamente ispirato al Grande e Potente Oz di Sam Raimi (forse nessuno dei bambini conosceva il libro di Frank Baum, ma non importa).
Una ventina di ragazzine tra gli undici e i dodici anni, tutte truccate e pitturate, saltellavano sul palco mentre cantavano il Gangnam style e altra roba del genere.
Tutte molto belle, tutte già molto precoci nelle mosse femminili e negli ancheggiamenti sexy, tutte molto figlie di Canale 5, ma anche di X Factor, e cioè della Rai.
Non voglio fare la parte della Nonna Abelarda che tuona contro il rossetto, ma le dose omeopatiche di idiozia televisiva ammannita ogni giorno ai nostri figli hanno effetti perduranti e sconvolgenti.
La sessuazione precoce delle adolescenti, che devono già essere sexy a dodici anni e devono portarsi come dote il ballo e il bel canto karoeistico, sta mandando in vacca più di una generazione.
I social network stanno facendo il resto, perché oggi le ragazzine sono scatenate su Facebook e passano interi pomeriggi con le amiche a truccarsi e imbellettarsi per la foto del profilo, dove dimostrano in media quattro o cinque anni in più di quelli che hanno.
Le compagne di classe di mio figlio si riprendono tra di loro in video casalinghi e maldestri, che poi picchiano in rete con un paio di clic.
Si piacciono molto, o forse non si piacciono per niente, come capita agli adolescenti, e riempiono il vuoto con il rossetto e le foto con i rayban.
Che ne sarà di loro, povere care? Troveranno un lavoro? Impareranno a scrivere l’email con cui accompagnare il CV da mandare al McDonald’s, dal quale sono scomparsi gli stranieri, e in cui ormai lavorano solo italianissimi ragazzi?
Sì, adesso faccio per davvero la Nonna Abelarda: i nostri figli capiranno che studiare (invece di ballare il Gangnam Style) potrà strapparli dalla cassa di una paninoteca?
Non lo so.
Mio figlio vuole fare lavori in cui si “guadagna molto”, per comparsi l’iPhone 6, quando uscirà.
E per guadagnare molto, bisogna inventare un nuovo ballo e fare sei milioni di clic su Youtube.
Gli stiamo somministrando granuli omeopatici di idiozia quotidiana, che li avvelenano lentamente.
Ho paura.