Riporto fedelmente una conversazione con una collega.
Io: “Cos’hai fatto da mangiare ieri sera a tua figlia (di anni due)?”.
Lei, tutta seria: “Le lasagne!”.
Io: “Ma le avevi fatte tu le lasagne?” (un po’ insospettita: le lasagne non sono un piatto veloce, per una mamma che torna alle sette dal lavoro).
Lei, con un sorriso: “No, le aveva fatte la Coop…”.
Io: “Ok, adesso capisco… e cos’altro cucini alla bambina?”.
Lei: “Due sere fa le ho fatto un tost. Le ho detto che era un piatto speciale!”.
Io: “E c’è cascata la piccina?'”.
Lei: “No, ha detto che era un panino, però l’ha mangiato lo stesso”.
Io: “Mica stupida, allora. E poi cos’altro le cucini?”.
Lei: “Senti, questa è una ricetta deliziosa: taglio una mela a fette, la metto in un piatto con sopra la ricotta e un po’ di miele, a strati. Ottima!”.
Io: “Buono come dolce, semplice!”.
Lei: “Ma non è un dolce, è il secondo: c’è il formaggio!”.
Io: “Secondo me è un dolce!”.
Lei, convinta: “Ti giuro che è un secondo!”.
Morale: questa cuoca sopraffina, cultrice della lasagna della Coop, aveva un blog di cucina.
Prima di diventare MADRE.
Adesso le do io una ricetta.
Metti a cuocere la pasta. Prendi il pesto dell’Esselunga, lo schiaffi nel microonde con un po’ di salsa di pomodoro, e poi lo butti sulla pasta cotta, amalgamandolo con una bella grattata di parmigiano.
Piace molto a mio figlio. Gliela faccio tutte le sere da circa due anni.
Ed è ancora vivo. Solo il colorito sta diventando strano. Tommaso adesso è verdognolo. Anzi verde pesto.
Ma in autunno tuo figlio non tende a ingiallire? 😀
Ciao
Nicola
No, se sei un cliente “forte” dell’Esselunga.
Io sono sempre lì. Dalle parti dei Pronti in tavola.