Fa caldo, andrò in vacanza tra un mese, non ne posso più, combatto contro le formiche, non ho più voglia di vivere né di andare a lavorare, ma sabato scorso mi sono lanciata nei saldi – odio lo shopping – per amore di Tommaso.
Sono andata in cerca – nei miei soliti posti – di roba marchiata.
Prima da Scarpe e Scarpe, dove ho chiesto al commesso di darmi tutto quello che aveva della Nike e che avesse un prezzo ragionevole.
Il gentile ragazzo ha osato chiedermi: “Posso farle vedere qualcosa della Puma?”.
Ho risposto perentoria: “No, SOLO DELLA NIKE!”.
Il preadolescente che non si lava i piedi, i denti, la faccia, deve calzare il suo fettone puzzone in scarpe rigorosamente della Nike per sentirsi parte dell’umano consesso.
Poi, col trofeo nel sacchetto, sono scesa nella solita Oviesse.
Dove – guarda, guarda – ho visto che c’era un banco con le magliette di Angry Birds in saldo.
Mumble, mumble… al 50%!
Mi sono quindi avventata sulle magliette e ne ho prese ben QUATTRO!
E mentre mi avviavo alla cassa pregustando la deliziosa notizia che avrei dato all’adolescente in cerca di identità fittizia, ho incontrato un’altra mamma, anche lei col figlio preadolescente che cambia taglia ogni 6 mesi.
Non so quale trofeo avesse in mano, ma le ho subito detto: “Ehi, ci sono le magliette di Angry Birds a 7 euro!”.
Lei allora ha praticamente urlato di gioia: “In saldo? Quelle di Angry Birds?”.
“Sì!” – le ho detto – “Sono sul bancone là in fondo!”
Non mi ha neanche salutato ed è sparita. L’ho intravista subito dopo che si buttava con la grazia di un tonno sul banchetto in questione.
Però – believe me – non ho perso tutte le speranze sulla possibilità di recuperare la vocazione consumista del povero Tommaso.
Un paio di giorni fa, Tommaso mi ha fatto vedere il nuovo screensaver del PC.
Era la foto storica di Korda fatta a Che Guevara, quella col baschetto!
Allora mi sono detta: “Vedrai che tra un po’ vorrà la maglietta col Che…”.
E io non sarò più la mamma Nike e la mamma Anngry Birds, ma diventerò finalmente la mamma Che Guevara!
Difficile sarà – invece – far capire a Tommaso che Che Guevara non è una marca di magliette e jeans, ma un signore un po’ bizzarro che era bello anche da morto. Quindi bellissimo anche da vivo e perfetto per venire tramandato ai posteri come icona COMUNISTA.
Ma che cos’è il COMUNISMO? Una variante cubana del CONSUMISMO, gli risponderò.
E perché Cuba è famosa, mi chiederà il giovane Tommaso?
Perché è la patria del CUBA LIBRE, gli risponderò io.
Fiera mamma Che Guevara.
Ma poi Tommaso ti ringrazia? 😀
Nicola
Sì, certo, mi ringrazia. Concepisce i miei acquisti come prova del mio amore verso di lui. Mi ha solo chiesto QUANTE ne avevo comprate. Il ragazzo va al sodo.
Povero Che, tra un po’ lo metteranno pure sulla scatola del latte. Si starà rivoltando nella tomba, chissà, o forse era talmente narcisista da trovarsi a suo agio come icona fetish.
Bello e divertente questo post 🙂
Nota bene che se il Che fosse stato un ciffone, la sua produzione letteraria sarebbe rimasta in qualche cassetto di un comò cubano.
E fargli vedere Il ragazzo con la motocicletta? Bello, narcisista, sognatore. Ma Tommaso guarda i film o solo smartphone? Come funzionano gli adolescenti con i film? I miei studenti adolescenti, per esempio, non ne guardano quasi mai.
No, lui li guarda di nascosto sul suo PC. Quello che conta è che continui a credere di farlo di nascosto. Piccoli trucchi del mestiere.