Mi rendo perfettamente conto di come la mia stolida insistenza sui libretti che scrivo possa apparire ridicola, soprattutto quando l’Occidente sta affondando sotto un mare di debiti.
Passo le giornate a spiegare a Tommaso che deve fare i compiti delle vacanze, perché sennò da grande friggerà gli hamburger in un McDonald’s di Pechino.
Sono preoccupata, per davvero.
Ma poi, la sera, mi lancio lo stesso sul web a pastrocchiare con le mie stupidatine.
Mi divertono, come si divertono i preti fare gli scherzi.
L’espressione “scherzo da prete” significa infatti fare uno scherzo in cui si diverte solo quello che lo fa, quando invece lo scherzo dovrebbe divertire entrambi: scherzante e “scherzato”.
Il mio scherzo da prete è il seguente: con un budget pubblicitario di circa 130 euro, sono finita in classifica su Amazon, settantesima nei Top 100 ebook e ventesima nei gialli, davanti a colossi editoriali (senza fare nomi), che hanno speso l’ira di Dio per le loro promozioni.
Mi diverto, quindi, solo io. Gli editori, invece, no.
Certo, stiamo parlando di ebook – ok! – quindi numeri molto piccoli.
Ma è interessante che un moscerino come me riesca a infilarsi in una classifica VERA, che mescola (all’americana) chi è stato pubblicato da un editore con chi si è autopubblicato.
Perché, da questo punto di vista, gli anglosassoni sono fair: se vendi una copia, quello che conta è che tu l’abbia venduta.
Non gliene frega niente di chi tu sia o in quale compagnia (editoriale) tu sia.
E i bookstore anglosassoni mescolano bellamente tutti quelli che ci vogliono provare (a pubblicare qualcosa)
La “famiglia” non conta: a TUTTI viene data una possibilità.
E così, io, MOSCERINA , sono riuscita a salire in groppa all’elefante e fargli un giro intorno alle orecchie, ronzante di allegra felicità (solo mia).
Naturalmente, l’elefante darà un’orecchiata e mi schiaccerà contro la sua pellaccia setolosa, ma io morirò contenta, pensando che sono salita fin lassù, e gli ho dato un po’ di fastidio.
E’ il web, bellezza.
Ma questo lo dico tutte le volte.