L’impiegato come capro espiatorio

Lo so, scrivo sempre delle stesse cose: gli impiegati, le vittime, gli stronzi, i capri espiatori.

Però adesso proverò a costruire una teoria sui miei argomenti favoriti, che tenga conto delle teorie di René Girard, l’antropologo francese autore de “Il capro espiatorio”.

Girard sostiene che nei momenti di crisi vengono individuati dei capri espiatori verso i quali indirizzare la rabbia e la violenza che altrimenti esploderebbero con gravi conseguenze sociali.

Sul capro espiatorio vengono concentrati l’odio – e a volte anche la violenza – così da ricompattare il branco su un falso nemico comune.

I lupi del branco sbranano così SOLO il capro espiatorio, invece di sbranarsi vicendevolmente.

Se guardate con attenzione a quello che sta succedendo, si nota come venga tirato fuori un nuovo capro espiatorio ogni sei mesi. Anche il capro espiatorio, infatti, invecchia e bisogna rinfrescarlo di tanto in tanto.

Ne elenco po’:

  • clandestini e immigrati che portano via il lavoro ai nazionali,
  •  gli impiegati statali, che se la spassano facendo finta di avere l’influenza e non si meritano aumenti di stipendio perché sono dei mangia-a-ufo,
  • gli impiegati in generale (anche quelli privati), perché in ufficio non fanno niente e passano il tempo a navigare su Internet: sono “troppo” garantiti e sono spesso anche “vecchi” (basta avere 50 anni per esserlo),
  • gli insegnanti: sono troppi e rubano denaro pubblico,
  • i falsi invalidi che mandano a fondo l’INPS (che in realtà ha un attivo pauroso e ingiustificato, visto che non è un impresa),
  • gli operai della FIAT che fanno la pausa di 15 minuti invece di 10, ed è colpa loro se la FIAT vende solo la 500.

Sono sicura che i partiti e i politici “sanno quello che fanno” quando tirano fuori dal cappello il nuovo target su cui deviare la rabbia di chi magari sarà il target di domani.

Usano una tecnica raffinata ed efficace: identificano un’intera categoria con i suoi peggiori rappresentanti.

Faccio qualche esempio: tra i clandestini, ce n’è sicuramente qualcuno che spaccia droga. Ma molti lavorano lavorano in nero per gli italiani che non vogliono pagare le tasse. E quindi ci fanno un favore – a tutti noi – perché paghiamo meno i prodotti che contengono lavoro clandestino.

Altro esempio: tra gli impiegati statali ci sono certamente molti fannulloni, ma secondo le teorie di certi politici o giornalisti TUTTI gli statali sono dei fannulloni.

Ultimo esempio: tra gli invalidi ce ne sono di falsi (700.000, si dice, su 2.700.000), ma si sostiene che TUTTI gli invalidi mentono e bisogna eliminare TUTTE le pensioni di invalidità.

Il risultato dell’invenzione di sempre nuovi capri espiatori porta anche alla continua fermentazione dell’odio tra capri espiatori.

Gli impiegati privati odiano quelli pubblici.

Gli impiegati e gli operai detestano i falsi invalidi, che rubano le tasse pagate da loro, eccetera.

Il rischio quindi è di finire per odiare uno sfigato come te.

Ma che cosa possiamo fare per smetterla di odiarci tra sfigati?

Innanzi tutto, dobbiamo riconoscere che esistono impiegati realmente fannulloni, invalidi veramente falsi, immigrati davvero criminali, e così via.

E poi dobbiamo difendere tutti gli altri dalle accuse ingiuste che gli vengono rivolte, individuando invece i veri colpevoli del disastro in cui l’Italia è finita.

I colpevoli – quelli veri – sono gli evasori fiscali e tutti quelli che li proteggono.

Tra gli evasori fiscali ci metterei mafia-camorra-sacracoronaunita, e tra i santi protettori degli evasori ci metterei una grande parte dei partiti politici italiani.

L’elenco dei colpevoli VERI della nostra decadenza è molto lungo e variegato, e vi assicuro che di questo elenco non fanno parte gli impiegati o gli insegnanti che “rubano il posto ai giovani“.

Certo, è meglio essere un impiegato statale protetto dall’articolo 18, che non un precario trentenne con un contratto a progetto di un anno.

Personalmente, però, preferisco odiare camorristi ed evasori che non gli impiegati delle Poste.

Meglio andare d’accordo tra noi capri espiatori invece di scannarci tra poveri Cristi…

2 thoughts on “L’impiegato come capro espiatorio

  1. Nicola Losito ha detto:

    Niente da aggiungere. Stavolta sono pienamente d’accordo con te.
    Nicola

  2. Viola Veloce ha detto:

    Grazie Nicola. E siccome sei un ingegnere, il tuo sì equivale a un’assoluzione piena.

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