Conosco Claudia Peduzzi solo sul web, ma ho capito che è una fortissima lettrice digitale.
Ho pensato che intervistarla sarebbe stato utile a tutti quelli che si occupano di editoria, digitale e non.
Le ho mandato le mie domande e lei mi ha risposto per email.
Copio qui sotto la sua intervista. INTERESSANTISSIMA!
Ciao Claudia, noi ci conosciamo solo sul web, ma so che tu leggi TANTISSIMO e scrivo moltissimo sui libri che leggi.
So anche che hai un Kindle.
Vorrei farti qualche domanda per capire come e quando sei passata dai libri cartacei a quelli digitali.
Ecco le mie domande!
Quanti libri cartacei acquistavi all’anno prima di comprarti il Kindle? Hai idea di quale fosse la tua spesa annua in libri?
Sostanzialmente leggo tanto quanto prima, ma è cambiato il modo di procurarmi “la materia prima”, con in più il grande vantaggio che i libri digitali restano miei.
Prima del Kindle, mi affidavo soprattutto agli scambi scambio con mamma, zie, amiche, ai regali (pochi) e ai mercatini dell’usato, dove compravo e rivendevo anch’io.
In libreria acquistavo prevalentemente i libri in lingua straniera (inglese e francese, raramente tedesco), perché altrimenti era impossibile procurarmeli.
La spesa annua per i libri non era quindi molto rilevante. Certo, quando andavo a fare shopping con le amiche era più facile che tornassi a casa con un libro che non con un vestito!
Quando hai deciso di comprarti un Kindle e perché hai scelto proprio quel modello di ereader?
Ho comprato il mio primo Kindle nel settembre 2011. All’epoca non era ancora disponibile una scelta di e-reader così amplia come adesso. Mio fratello viveva a Londra e me ne parlava da tempo. Il mio obiettivo, quando l’ho comprato, era di procurarmi più facilmente libri in inglese. Il primo e-book in italiano l’ho comprato solo nel gennaio 2012.
Da quando hai il Kindle, è aumentato il numero di libri che compri e leggi ogni anno? Mi riferisco al numero complessivo: libri cartacei + ebook. E quanti sono rispettivamente i libri cartacei e gli ebook che hai comprato nel 2013?
Leggo leggermente di più, perché riesco a procurarmi più libri a minor prezzo.
Dal 2011 non ho più acquistato libri cartacei, non riesco a leggere nemmeno quelli che mi regalano e ho un buono da 100 euro da spendere in libreria dal natale 2011 ancora inutilizzato.
Quali sono le occasioni in cui decidi di comprare ancora la versione cartacea di un libro?
Potrei comprare in cartaceo libri d’arte o libri antichi, ma siccome non posso permettermeli… aspetto che me li regalino!
Il tuo budget per i libri è aumentato o diminuito da quando hai il Kindle?
Il budget è sempre lo stesso, ossia limitatissimo.
Il vantaggio che ti danno gli ebook è quello di poter approfittare delle offerte.
Seguo quelle di Amazon in italiano e in inglese, e quelle di Bookrepublic e Cubolibri. Le edizioni 0111 offrono la possibilità di leggere in cambio di recensioni (una volta ho vinto anche un ereader che ho convertito in un buono da 99 euro per acquistare ebook, che ho speso in parte per edizioni a prezzo pieno di varie case editrici).
Scrivo recensioni inoltre per un blog letterario – Reader’s bench – che mi consente di leggere qualche libro in più offerto dalle case editrici o, più frequentemente, dagli autori indie.
Per te è importante il fatto che un ebook costi normalmente un po’ di meno di un libro cartaceo? E quanto conta il fattore “prezzo” nella scelta di acquistare un ebook?
Non ho mai acquistato un ebook sopra i 9,99 €, che considero già un prezzo “folle”. Di norma acquisto a 0,99€, ma sono disposta anche ad arrivare a 2 o 3 euro. Basta saper aspettare…
Ti capita spesso di comprare gli ebook “a prezzo di lancio”?
Come ho già detto, acquisto gli ebook “più costosi” solo a prezzo di lancio. Devo ammettere che leggendo moltissimo in inglese l’offerta è molto ampia. Non ho mai invece scaricato un ebook illegalmente e non ho mai condiviso un mio ebook con altri.
Il prezzo al quale li pago è talmente irrisorio da non giustificare il ricorso a metodi illegali per scaricarli.
Ti capita spesso di scaricare i libri gratis su Amazon?
Se sono gratis tanto meglio. Guardo le offerte tutti i giorni e ho messo tra i preferiti di Facebook i gruppi che li segnalano. Faccio parte di molti gruppi di autori indie che spesso mi propongono di leggere i loro libri in cambio di recensioni. Ho fatto anche da beta reader per la versione in inglese di un romanzo scritto da un’autrice italiana che vive in Inghilterra da 17 anni. Mi sono conquistata la fama di essere una persona dice quello che pensa. Non ho mai fatto una recensione favorevole se secondo me non era meritata. Qualcuno si è offeso, ma altri hanno apprezzato.
Quando acquisti un ebook, leggi sempre le critiche degli altri lettori? Da uno a dieci, quanto conta il parere degli altri lettori nell’orientarti nella scelta d’acquisto di un libro?
Leggo sempre le recensioni degli altri, ma bisogna avere senso critico anche per quelle. Generalmente, più ce ne sono e più è facile farsi un’idea del libro in questione.
Da uno a dieci, posso dire che le recensioni degli altri contano otto.
Raramente mi sbaglio quando scelgo un libro, ma mi è capitato spesso di restare delusa dallo stile. Una qualità fondamentale che richiedo a un libro è infatti il rispetto della grammatica, oltre all’uso appropriato della punteggiatura.
Non sono in molti a condividere la mia idea, e spesso nelle recensioni non si parla di questi due argomenti.
Il problema di non trovare sempre una grammatica corretta e una buona punteggiatura riguardano sia gli autori indie che le edizioni della Case Editrici. Anzi ultimamente trovo che i libri autopubblicati siano di qualità superiore.
Quando compri un libro su Amazon, leggi sempre TUTTA la sinossi, o una sinossi troppo lunga ti scoraggia?
Niente è sufficientemente lungo da scoraggiarmi. Il mio libro ideale ha dalle 500 pagine in su, di conseguenza una sinossi lunga mi fa ben sperare. Una delle cose che guardo sempre è proprio il numero di pagine. Se sono indecisa, un numero di pagine inferiore a 350 mi fa optare per il no.
Quanto conta la posizione in classifica di un ebook nelle tue scelte d’acquisto?
La posizione in classifica conta zero. Non ho gusti nella media per cui se un romanzo è troppo commerciale ho il fondato sospetto che non mi piacerà.
Secondo te, l’acquisto di un ebook è più “istintivo” e facile di quello di un libro cartaceo? Bastano un paio di clic e l’ebook è tuo! Non hai paura di comprare più ebook di quelli che riesci poi effettivamente a leggere?
Certamente compro più ebook di quelli che riesco a leggere. Avere meno di una decina di libri in coda di lettura mi fa sentire “scoperta”. Quando leggevo in cartaceo mi accontentavo di cinque. Non tutti i momenti sono giusti per determinate letture, ho bisogno di poter scegliere.
Ti piace il fatto di poter lasciare tu stessa – su Amazon – un’opinione sui libri che hai letto?
Lascio recensioni su Amazon, Anobii e Goodreads. Le mie recensioni vengono inoltre pubblicate sul blog Reader’s bench e sulla pagina Facebook “Libri parole d’amare”. Direi che recensire mi piace.
Ti è capitato spesso di comprare la versione digitale di un libro edito dalle Case Editrici tradizionali di cui avevi letto delle critiche positive sui giornali?
Leggo sempre le recensioni dei libri su Io donna, Sette e sull’inserto del Corriere “La lettura”. Inoltre ricevo la pubblicazione “Il librario” con le ultime uscite. Se un libro mi attira ne cerco la versione digitale, la metto in Wishlist e aspetto che sia in offerta.
Perché ti piace così tanto leggere libri digitali?
Non riesco più a leggere libri cartacei. Sono scomodi, non li puoi sottolineare e anche se lo fai, non ritroverai mai più quella pagina. Avere sempre un archivio a disposizione, consultabile in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, non ha prezzo.
Riesci a dirmi quanti ebook pubblicati – su Kindle – da self editor hai comprato nel 2013 rispetto a quelli pubblicati dalle Case Editrici?
Nel 2013 ho comprato un centinaio di libri e ne ho letti 60. Quelli delle case editrici saranno stati tra i venti e i trenta. La mia casa editrice preferita è Iperborea.
Vuoi scrivere qualcosa tu sugli ebook?
Sugli ebook esistono molte leggende metropolitane. Per esempio, quella secondo la quale secondo la quale se possiedi un Kindle, sei obbligato a comprare ebook solo su Amazon. Io li compro su molte piattaforme e se c’è bisogno li converto con Calibre (anche i pdf e gli e-pub protetti da drm).
Leggo anche su iPad utilizzando l’applicazione Kindle, mentre invece non uso quella di lettura di iBook.
Uso ancora un kindle con la keyboard che non cambierei mai. Ho comprato anche un Paperwhite per mia mamma e un Kindlefire per mio papà, ma secondo me quello con la keyboard è di gran lunga il più comodo.
I miei genitori sono entrambi ultrasettantenni e si sono subito convertiti al digitale, anche mia mamma che ha un rapporto con la tecnologia piuttosto difficile. Mio papà è fin troppo portato e ho dovuto prendergli il tablet perché voleva leggere anche il giornale!
Non sopporto chi osanna il cartaceo per il suo “profumo”!
La carta stampata contiene tante di quelle schifezze tra sbiancanti, piombo e altro, che le eventuali radiazioni dei device tecnologiche al confronto non sono niente!
Sono convinta che per i bambini di oggi sarà scontato usare delle device digitali per leggere, così come per noi è scontato usare il telefono o guardare la televisione.
Voglio solo aggiungere un’ultima cosa: sono invece molto affezionata ai quotidiani cartacei. E alle riviste.
Non è questione di colore – con l’iPad la definizione è perfetta – ma di velocità.
Il quotidiano e la rivista non li leggi con la stessa attenzione del libro. Il piacere sta più nello sfogliarli e nel cogliere, a colpo d’occhio, le eventuali notizie interessanti.
Leggerli sullo schermo di un tablet non mi piace: è troppo piccolo e non mi dà una grande soddisfazione.
Qui finisce l’intervista.
Ringrazio Claudia, che probabilmente assomiglia già moltissimo ai futuri lettori digitali.
Saranno lettori molto informati e molto consapevoli dei loro acquisti.
Leggeranno le opinioni dei critici letterari “laureati”, ma anche quelle degli altri lettori, che oggi si sono a loro volta trasformati in recensori e possono quindi “muovere” il mercato.
I lettori digitali del futuro sapranno inoltre come acquistare gli ebook ai prezzi migliori, con la conseguenza che i prezzi tenderanno a scendere (ma questa è la teoria neoclassica della concorrenza perfetta).
Saranno insomma lettori con un potere molto più elevato di quello del passato, e tutti quelli che scrivono dovranno avere paura di loro…