Il tedesco (nudo) dopo la tempesta

Ho deciso che metterò la parola “nudo” nei titoli di tutti i miei post, non solo perchè farò le vacanze in un campeggio naturista (dove tutti stanno nudi), ma anche perchè la parola “nudo” evoca di per sé qualcosa di buffo e quindi mi piace: “Nudi, nudi, nudi!“.

Racconterò allora la scena a cui si assiste nei campeggi naturisti croati, dopo le tempeste (la citazione banalissima ma d’obbligo è sempre quella di Leopardi). E i tedeschi girano nudi lo stesso.

Le tempeste croate – bisogna proprio chiamarle così – sono infatti terribilmente violente, accompagnate da venti fortissimi che possono sradicare gli alberi. Immaginatevi cosa possono fare a una tenda o una roulotte.

Le tempeste croate fanno volare via i gazebo, i tendalini e tutte le tensostrutture da campeggio che vengono fissate a terra con ganci e corde.

Quando finalmente la tempesta si quieta, i campeggiatori escono dalle roulotte per valutare se ci sono stati dei danni, e fissare meglio i ganci e le corde che magari si sono smollati.

E qua si vede la differenza di tempra tra noi italiani e i tedeschi.

Gli italiani emergono infatti dalle loro roulotte con le “scarpe da pioggia“, ovvero scarponcini da trekking o scarpe con la suola pesante, vestiti di tutto punto (perchè magari nel frattempo la temperatura è arrivata 17 gradi), con pantaloni lunghi e giacche a vento leggere.

Le mamme italiane pronunciano quindi la fatidica frase, rivolte ai figli: “Non ti bagnare le scarpe!“, come ho urlato anch’io al mio per circa diciotto anni. Non lo faccio più solo perchè non lo vedo quasi mai, ma se potessi glielo direi ancora.

A questo punto, i maschi italiani (anche loro in giacca a vento) si occupano di verificare la tenuta dei ganci, stando bene attenti a non bagnarsi le scarpe (se tua madre te lo dice tutti i giorni per quindici anni, alla fine l’impulso a non bagnarsi le scarpe diventa un riflesso condizionato, come insegnato da Pavlov).

Cosa fanno invece i campeggiatori tedeschi? Magari di una certa età, perchè nei campi nudisti croati non ci vanno le supermodel ma i pensionati della ex-DDR?

Escono NUDI, con le ciabatte da spiaggia, e si aggirano veloci intorno ai loro gazebo, trafficando con i ganci e mettendo liberamente i piedi nelle pozzanghere, tanto sono in ciabatte, chi se frega se si bagnano delle ciabatte di plastica.

Li ho visti con i miei occhi: una coppietta arzilla di crucchi che picconavano giù i ganci del gazebo, NUDI, con 17 gradi di temperatura, mentre noi italiani tenevamo i figli al guinzaglio perchè non si bagnassero le scarpe.

Immagino che poi i due anziani campeggiatori (nudi) si siano fatti un bagno RINFRESCANTE, tra le onde alte due metri, mentre noi italiani cercavamo di ingozzare di tè caldo le creature – “Su, bevi, dai bevi!” – terrorizzati del fatto che si potessero ammalare: “Hai 37,3! Te l’avevo detto di non bagnarti le scarpe!”.

Ecco, me lo sono chiesta un sacco di volte: tedeschi si è o si diventa? Ma potrei dire anche norvegesi, lapponi, svedesi. Insomma, i popoli del Nord hanno una tempra migliore della nostra (sono più forti, hanno fisici fortissimi), oppure le mamme tedesche sono meglio di quelle italiane? Meno ansiose, meno rompicazzo, meno assillanti e quindi disposte a mettere a prova l’apparato immunitario dei loro figli? Che a furia di bagnarsi le scarpe, non si ammalano più?

Basterebbe non pronunciare MAI le solite frasi: “Non sudare! Non bagnarti! Non correre! Non fare il bagno dopo che hai mangiato!“, eccetera, per crescere dei figli sani e forti?

E bisognerebbe non provargli mai la febbre, non svenire se danno un colpo di tosse, far finta di niente, insomma? E così la razza italica diventerebbe più sana e più forte?

O forse noi donne italiane sappiamo di avere dei figli debolucci, che vanno protetti, tenuti al caldo e soprattutto con i capelli asciutti dopo che hanno fatto il bagno?

Quante sono le madri italiane che urlano ai figli (dopo che hanno fatto il bagno al mare): “Hai i capelli bagnati!“, come se fosse colpa loro il fatto che il mare sia per sua natura bagnato e chi lo frequenta viene definito “bagnante“?

Ecco, io sono favorevole alla seconda ipotesi – mamme italiane über alles – perchè secondo me i figli vanno PROTETTI dalle intemperie e dalle malattie, sempre e comunque.

E non aggiungo altro, visti i tempi che stiamo vivendo…

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One thought on “Il tedesco (nudo) dopo la tempesta

  1. endorsum ha detto:

    geniale l’iidea di mettere la parola nudi… quasi quasi valuto la cosa anch’io, magari con patata 🙂

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