Fascistissimo me

Metto in chiaro che le mie sono chiacchiere da bar, senza nessuna pretesa, fatte da una che va a lezione di trucco da Diego Dalla Palma.
Questo non mi impedisce di esercitare i miei diritti di cittadina – parola poco usata nel nostro paese – per dire che in Italia siamo ancora un po’ fascisti.

Vado subito a argomentare. Ordunque, il fascismo è un’invenzione politica italiana, come la pizza e gli spaghetti alla chitarra. Una dittatura non particolarmente sanguinaria e crudele come quella della Germania nazista, ma ugualmente perniciosa. A conti fatti, l’Italia è uscita dal fascismo distrutta (in senso letterale) dalle conseguenze della guerra e da vent’anni di controllo TOTALE sulle coscienze e le vite dei sudditi italiani.

Per vent’anni, è stato impedito a chiunque di esprimere liberamente le proprie opinioni, su qualsiasi argomento, a meno che non prevedessero le lodi sperticate dei reggenti locali oltre che del reggente nazionale, Benito Mussolini, che tra i suoi vari difetti aveva i modi e la postura di un BUFFONE.

Prendete un ragazzo di dodici anni e fategli vedere il video della dichiarazione di guerra proclamata da Mussolini contro Francia e Gran Bretagna. SI METTERÀ A RIDERE! Tutte quelle mossette ridicole, la parodia della postura da uomo forte, con le spalle aperte e le dita infilate nella cintura, e quello sporgere prognatico del mento da uomo durissimo che non ha paura a nascondere la sua protervia.

RIDICOLO!

Oggi Mussolini ci sembra un cattivo oratore, di cattivo gusto, capace solo di fare la parodia di se stesso, quando invece quell’uomo così ridicolo ci ha buttato nello sconforto di una guerra ingiusta, costata agli italiani LACRIME E SANGUE, oltre che molti anni di povertà.

E adesso arrivo al dunque: qual è l’eredità sciagurata di quel periodo storico, ancora molto mal digerito, visto che in Italia è mancata la volontà di svolgere una CRITICA ACUTA sul proprio passato, come è stato fatto invece in Germania?

Beh, siamo ancora un po’ fascisti. In un’eccezione particolare, e cioè della PAURA a esprimere LIBERAMENTE le proprie opinioni, senza PAURA DI NIENTE E DI NESSUNO.

Nel nostro paese c’è una RETICENZA a esprimere le nostre idee (in generale, non solo quelle politiche) che deriva dal fatto che siamo stati DOMINATI (fino al 1861) da potenze europee che ci hanno sempre considerato SUDDITI di qualità inferiore ai loro CITTADINI (francesi, per esempio).
Gli italiani hanno nel loro DNA la consapevolezza di essere PEGGIO dei francesi, degli austriaci e degli altri europei che ci trattavano da DOMINATI e ci prendevano a LEGNATE se solo provavamo a dirci ITALIANI.

Tutte le campagne ANTIEUROPEE hanno successo in Italia proprio perchè pescano nei nostri ricordi profondi, di quando eravamo dominati.

In Italia non c’è stata la Rivoluzione Francese, ma l’unificazione è avvenuta grazie a un disperato come Garibaldi partito da solo, con qualche bergamasco coraggioso, per poi subito sottomettersi a un re piemontese.

Insomma, siamo abituati da sempre a non alzare troppo la testa: è pericoloso. A questa sciagura storica dobbiamo aggiungere che dopo sessant’anni dall’Unità d’Italia siamo finiti nelle mani di un BUFFONE come Mussolini che faceva bere l’olio di ricino a chi non si comportava come un SUDDITO IMBELLE E LECCACULO.

Gli italiani che nel ventennio fascista pensavano che Mussolini era un buffone dovevano essere TANTISSIMI, ma avevano paura anche solo di pensarlo.

Ecco, io credo che siamo ancora un po’ fascisti perchè abbiamo introiettato la PAURA DELL’OLIO DI RICINO, una paura che arrivava da lontano, ma che è stata ribadita dagli anni terribili in cui anche i bambini avevano capito che non dovevano dire quello che pensavano, ma che invece era pericoloso mettersi a ridere se quel pagliaccio sporgeva il mento in fuori mentre parlava.

Siamo gli eredi di una pericolosa dittatura da operetta, in cui il capocomico distribuiva PURGHE a chi non rideva delle sue battute.

Ecco, non tutto il male vien per nuocere, direbbe una di sessant’anni come me, perchè io sono SICURA che gli italiani abbiano imparato MOLTO dalla loro storia. Certo, non siamo un popolo di coraggiosi opinionisti e stiamo bene attenti a non dire MAI chiaramente quello che pensiamo, ma sentiamo subito nell’aria il PROFUMO del buffone, ovvero dell’uomo MEDIOCRE che cerca di proporsi come CONDUTTORE ASSOLUTO, come se noi italiani volessimo per davvero l’UOMO FORTE.

NESSUNO in Italia vuole l’UOMO FORTE, anche se nessuno lo dirà così chiaramente. Gli uomini politici italiani che hanno tentato quella strada (faccio un paio di nomi: Renzi e Salvini) non possono sopravvivere. Salvini sta perdendo consensi, non li riuscirà a recuperare.

“Il re è nudo” non lo griderà mai nessuno così chiaramente, ma ormai a pensarlo siamo in tanti. Ci ricordiamo benissimo di quell’ometto a Porta Venezia e dei guai che ha combinato.









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