Il mediatore aziendale

Nelle aziende si vive – si sopravvive – solo se ti guardi alle spalle.
Ovvero non parli mai male di nessuno, perché quel nessuno potrebbe un giorno diventare il tuo capo, o potrebbe – domani mattina – andare dal tuo capo a parlar male di te. Mai farsi nemici, meglio sorridere e andare d’accordo con tutti.

Si consiglia di attestarsi su un costante atteggiamento positivo: le proposte fatte dagli altri vanno sempre bene.
E’ di cattivo gusto metterle in dubbio, e si suggerisce di approvare cautelativamente TUTTO quello che viene detto in una riunione, anche se qualcuno dei punti di vista – dei vari partecipanti alla riunione – è in evidente contrasto con quello degli altri.
Meglio approvare i pareri di tutti, cautelativamente e caldamente, in ordine cronologico di presentazione.

Se A propone A, approvate con cenno convinto della testa.
Se B propone B, fornitegli immediatamente il vostro plauso.
Se C propone C, lodate subito anche lui, mettendo in risalto come A, B e C siano proposte assolutamente compatibili tra loro, anzi COMPLEMENTARI.

Presentatevi sempre come ambasciatore di pace, ovvero come mediatori.
Se poi la vostra mediazione non porterà a nulla, cioè a nessun risultato, non importa.
Ci vorranno dei mesi prima che i capi se ne accorgano, e magari sarete già stati spostati di ufficio.
Probabilmente promossi. In virtù del vostro bel carattere. Da mediatore.

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