Eccola!
Oggi sono andata con Tommaso al mercato a caccia di mutande. La prossima settimana deve partire per la colonia estiva equipaggiato del solito corredo di biancheria marchiata con nome cognome.
Fino poco tempo fa, le mutande gliele compravo io. Quelle bianche, sgambate, nei pacchi da tre dell’Oviesse.
5 euro per 3 mutandine da bambino.
Una volta ero riuscita a trovare sulla bancheralla di un mercato un pacchetto – scontato, naturalmente – di mutande bianche che avevano una specie di Batmanino colorato in un angolo.
A Tommaso erano piaciute moltissimo, e aveva espresso una sincera gratitudine nei miei confronti.
Poi, un bel giorno, più di un anno fa, sono stata avvisata: “Indosso solo boxer! Non provare a portarmi a casa mai più le mutande dell’Oviesse!”.
Il pupone aveva solo dieci anni, ma si era espresso molto chiaramente.
Ero quindi tornata all’Oviesse – da lì non mi muovo – alla ricerca di boxer scontati. Ne avevo comprati un paio blu.
Accettati, ma con riserva.
Qualche giorno dopo, insieme a mia sorella, Tommaso si era spinto fino a H&M, dove aveva trovato dei boxer decorati col faccione di Homer: quelli sì, erano stati promossi.
Ma adesso non gli vanno più bene, e io sono una mamma economica.
Questa mattina, così, l’ho trascinato al mercato.
Gli ho proposto l’acquisto di un paio di boxer semplici, a righine blu, ma lui ha nicchiato.
Poi ha visto quell’ORRORE che vedete in fotografia e ha detto: “Quelli sono BELLISSIMI!”.
Visto il prezzo interessante – 2 euro – gli ho subito detto: “Certo, sì, sono MERAVIGLIOSI. Compriamoli!”.
Proprio in quell’istante, si è avvicinata al banco un’altra mamma che conoscevo di vista (incontrata ai giardini, probabilmente), anche lei a caccia di mutande con un figlio maschio pre-adolescente al seguito.
Il ragazzino ha dato uno sguardo veloce ai boxer militari di Tommaso e ha detto: “Mamma, sono BELLISSIMI!”.
Lei gli ha risposto: “Ma sono ORRENDI!”.
Lui ha insistito: “Mamma, non vedi come sono BELLI!”.
Ha ceduto subito anche lei. Non so quante paia ne abbia presi.