Case editrici e scrittori si buttano da sempre sui solchi tracciati dagli altri, proprio come nello sci di fondo.
Nulla è più confortante che seguire la pista e bersi un bel VOV quando arrivi al rifugio (se riesci a non vomitarlo subito dopo, perché fa schifo).
Adesso, per esempio, va di moda scopiazzare il genere Sesso per Signore e Signorine, sdoganato dalle Cinquanta sfumature e, ancora prima, dalle saghe vampiresche.
Ormai – TU, DONNA! – puoi portarti un libro erotico in spiaggia, senza che nessuno dica niente.
Più che libri veri e propri, sono degli Harmony Hard con la copertina chic e la trama rosa, conditi da qualche bella frustata e dosi abbondanti di “famolo strano”. Per signore mature e giovanette attratte dal soft porno.
Ma il lettore 2.0 (basta, però, con ‘sto 2.0, ché lo metto dappertutto), stana le brutte copie e le diffama. E stana anche le parodie, altro genere in voga, quelle in cui l’autore prende un libro alla moda e lo riscrive in modo “divertente”.
Senza riuscire a divertire nessuno.
Ecco un altro po’ di commenti raccolti su Amazon, tra i lettori che danno 1 STELLA ai libri in questione.
Ho cancellato tutti riferimenti a persone, parole, opere e omissioni, perché in Italia una denuncia per diffamazione non te la toglie nessuna.
SESSO E VAMPIRI (i libri recensiti sono delle brutte copie delle saghe dei vampiretti sexy)
“Non sono contro le storie vampiresche, ma tra vampiri e ridicolezze ce ne corre. Qui non si vedono altro che sospiri, slinguazzate sul collo e aste erette”.
“Il libro sembra scritto da una quattordicenne in calore con 5 in pagella, almeno in italiano, visti i numerosi errori. Più che consigliarlo a un pubblico adulto per il linguaggio, lo consiglierei ad un pubblico mononeurone”.
“Gran brutto libro, mal scritto, con costruzioni sintattiche banali (ok, non mi aspettavo Anna Karenina, ma almeno la decenza). La protagonista entra nel letto di chiunque stia fermo al suo fianco per più di 5 minuti. Bah…”
“E’ noioso e catatonico, in poche parole è un libro noiosissimo che può solamente servire per accendere il fuoco nel camino. Se non avete soldi da buttare, non compratelo… e se invece li avete, non compratelo lo stesso”.
“Si assiste ad una girandola di incontri amorosi con degli intermezzi vampireschi che sembrano infastidire la protagonista solo perché viene interrotta sempre sul più bello! Quindi si può affermare che il nocciolo della trama sia esclusivamente il “prurito” della protagonista”.
SFUMATURE (qui invece ci si riferisce a una parodia delle Sfumature originali)
“Operazione marchettara tra le più infelici. Un brutto libro che campa dei fasti di una brutta trilogia. Si poteva e doveva fare meglio, magari evitando di fare alcunché”.
“Il libro è talmente piatto, talmente al di sotto di uno standard accettabile, talmente pregno di humour grossolano e scontato, che riuscirebbe a mettere in imbarazzo anche gli autori dei cinepanettoni nostrani”.
“Un’accozzaglia di luoghi comuni triti e ritriti, del genere: “L’uomo si scaccola, guarda sempre la partita, è pelato, lascia i peli sulla saponetta, non alza la tavoletta”.
“L’opera originale parla di un uomo notevolmente bello, immensamente ricco, assai sexy, decisamente premuroso, devotamente sensibile, virtuosamente fedele, eroticamente misterioso, infaticabilmente fantasioso, costantemente alla moda, perennemente in forma, oltremodo educato, che sa farsi perdonare, incurantemente generoso, inguaribilmente spericolato, che vede nella sua bella l’unico esemplare di femmina degno di attenzioni, sempre pronto a far sesso, giustamente perverso, moderatamente paterno, amorevolmente protettivo, capace d’ascoltare, socialmente arrivato, e, tanto per non farci mancare nulla, anche bravo a ballare.
Il libro della XX parla di quanto i maschi (tutti) siano distanti da questo “Homo perfectus”. E lo fa sulla via della scorreggia, del rutto, dello stravaccamento sul divano, dell’ammosciamento, della calvizie, ecc”.
E poi non si dica che i lettori non hanno gusto…
Questo è l’inconveniente dell’autopubblicazione. Poca gente ha paura del ridicolo e con una faccia tosta incredibile, pubblica degli e-book che le case editrici serie butterebbero nella spazzatura dopo avere letto la prima pagina. L’autopubblicazione è una grande risorsa per gli scrittori esordienti ma, come in tutte le cose serie, manca un filtro che separi il grano dal loglio.
Un cordiale saluto.
Nicola
Nicola, non erano auto pubblicati. É lì il bello…
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