Non scriverò miei soliti romanzi. Sarò breve, crudele, concisa.
Tommaso è chiuso in camera sua a finire i compiti delle vacanze.
Credo che oggi le mie urla siano state udite fino a Timbuctù.
Ormai non mi vergogno più: mancano 10 giorni a quando comincerà la scuola, e me ne sbatto di quello che diranno i vicini.
Ma quali tecniche psicologiche si possono (non) consigliare a una madre che voglia far capire a suo figlio/a che se non studierà, farà una fine bruttissima?
La prima delle tecniche – che (non) consiglio caldamente – è quella di fare l’elemosina a tutti i neo-barboni con l’aria quasi rispettabile e bisbigliare sottovoce a Tommaso: “Chissà, magari, se avessero studiato, oggi non sarebbero lì a chiedere la carità…”.
Funziona?
Dopo che ho dato a mio figlio l’euro da infilare nel cappello del quarantenne semi-dignitoso che sta seduto ai bordi di una strada, Tommaso fa i compiti?
Certo che no. Tommaso se ne sbatte dei compiti tanto quanto prima aver dato l’euro al disoccupato.
Allora passo al VERO terrorismo psicologico.
Comincio a parlargli della Cina e dei cinesi.
Gli spiego che i cinesi sono tanti. Che hanno una gran voglia di lavorare. Che per loro non esistono sabato e domeniche e che presto saranno i padroni del mondo.
E quindi saranno loro i suoi prossimi datori di lavoro.
Faccio quindi a Tommaso l’elenco dei mestieri che potrà fare al soldo dei cinesi.
Il commesso, per esempio, in uno dei magazzini all’ingrosso di Via Paolo Sarpi, ammesso che i proprietari siano disposti ad assumerlo (purtroppo per lui, non è cinese come loro).
Oppure l’operaio nella fabbrica a Shenzhen dove fanno gli iPhone e dove c’è il più alto tasso di suicidi al mondo (per colpa, pare. degli straordinari).
O magari il cameriere in una pizzeria italiana a Pechino, dove lavorerà 12 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, e dove il padrone sarà naturalmente cinese.
Tutte queste cose succederanno se Tommaso non finirà i compiti delle vacanze.
E cosa sta facendo Tommaso adesso?
Sta giocando a Dark Orbit sul suo computer.
Qualcuno ha qualche altro consiglio da darmi?
I suggerimenti che posso darti sono diversi e tutti improntati alla violenza fisica (coi bambini la psicologia non serve a niente).
1 – con una mazza da baseball spezzagli le 5 dita della mano sinistra (Tommaso per un po’ non potrà giocare a Dark Orbit sul suo pc)
2 – con la stessa mazza spezzagli le 5 dita del piede destro (Tommaso per un po’ non potrà giocare a pallone in oratorio)
3 – Se i due precedenti consigli non servono allo scopo, butta in pattumiera la batteria del suo telefonino, del suo computer e del suo Ipad. (Tommaso avrà crisi da astinenza, ma tu non farti commuovere dopo cinque minuti di sue convulsioni epilettiche)
4 – Se nemmeno così Tommaso cede, allora cedi tu e lascia che cominci la scuola senza avere fatto i compiti delle vacanze. Tanto nemmeno i suoi compagni li avranno fatti… Anch’io non li ho mai fatti quei maledetti compiti, eppure sono arrivato tranquillamente alla laurea in Ingegneria.
Nicola, un amico cresciuto alla scuola di Gandhi. 😀
Dio bono, tutti ottimi consigli, soprattutto l’1 e il 2. Ci penserò…
Il mestolo, te l’ho già detto ….