Lavatrice ti odio

Sto edidanto un vecchio libro che darò alle stampe (pubblicherò su Amazon) nei prossimi giorni, mentre faccio andare la lavatrice e aspetto che finisca quella maledetta centrifuga.

Non sopporto stendere i panni, mi fa più schifo di passare il moccio.

Odio anche passare l’aspiravolvere e mi sparerei un colpo in testa quando devo pulire i bagni.

Tutto questo è coniderato normale, anzi normalissimo. Nei paesi civili.

Quando sono stata ospite in America di un’amica di mia madre, che lavora ancora (a ottant’anni), mi ricordo che mi diede uno spary da spruzzare nella doccia dopo essermi lavata.

Scioglieva lo sporco prima che si fosse formato.

Tutte le donne americane – che lavorano – danno per scontato che pulire la casa, stirare e anche cucinare sia una cosa fondamentalmente schifosa.

Fatto sul quale non si può che dargli ragione, tranne che per quanto riguarda la cucina, che non si può delegare ai take away cinesi, delle cui schifezze si nutrono gli americani.

Solo nei paesi latini è rimasta questa bizzarra idea che alle donne debba piacere occuparsi della casa, e che sia possibile mettere serenamente un ferro da stiro in mano a una ricercatrice di Fisica: ella lo afferrerà cantando e stirerà piena di gioia la camicia del marito.

A me invece, stirare mi fa schifo, così come mi fa schifo tutto il resto (anche cucinare…).

E me ne vanto.

7 thoughts on “Lavatrice ti odio

  1. Bruna ha detto:

    Sono felice di non possedere un ferro da stiro. E mi faccio bastare le tre ore alla settimana di donna delle pulizie. Per me, che non amo spendere, quello è denaro speso benissimo…E in futuro mi voglio anche comprare una lavatrice con asciugatrice…

    • Bruna ha detto:

      Articolo interessante, soprattutto nella frase finale. Se penso a quanti lavori facevano in casa le mie nonne perfezioniste, tra rifare i letti (eliminato grazie al piumone), stirare le lenzuola (eliminato il ferro da stiro), lucidare l’argenteria (non l’ho ereditata), lavare le tende (eliminate), cucinare brasati e gnocchi (adotto ricette molto molto più veloci) e così via. Certo, le loro case avevano un aspetto molto diverso dalla mia, ma si tratta di superfluo. Comunque mi impegnerò di più nell’evitare di rompere agli altri, adottando il metodo del laissez-faire. Anzi, è già diventato il mio buon proposito dell’anno!

  2. Bruna ha detto:

    Dimenticavo: ho eliminato il temibile rito del cambio di stagione riducendo al minimo i vestiti che stanno stipati in due ripiani, estivi e invernali assieme. Posso farmi passare come reginetta della casa?

  3. Viola Veloce ha detto:

    Reginette del ferro da stiro, col quale piallare e stirare qualcosa di molto prezioso (ma solo per LORO).

  4. Bruna ha detto:

    E che soddisfazione stasera aver risolto in 10 minuti il classico problema di scrivere nome e cognome su tutto ciò che serve alla scuola materna. Niente ricami, niente striscette adesive, ma brutale pennarello indelebile.

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