Sarebbe banale parlare di Renzi questa sera, anche se consiglio a tutti di andare a vedere la galleria fotografica dei suoi amici sul Corriere della Sera: da Blair a Cavalli e Prandelli.
Credo che non manchi nessuno, a parte Gesù Cristo, ma solo perché è già morto.
A parte questo, vorrei solo brevemente condividere la mia riflessione – abbastanza banale – sul fatto che le donne si stanno rivelando forti lettrici anche in campo digitale.
Gli ebook Rosa vanno via come il pane ed è evidentissimo che molte donne – lettrici compulsive di romanzi rosa o semirosa – si sono comprate un e-reader e vanno alla ricerca di libri che non costino troppo, perché ne leggono TANTI e non hanno risorse economiche sufficienti per comprarsi una mezza dozzina di libri al mese, se non di più.
La lettrice digitale è quindi probabilmente decisa ad ottenere un prodotto decente per un prezzo non troppo sconveniente.
Bene, amici scrittori e amici editori: nel mare magno degli ebook con un target assolutamente femminile c’è da sguazzare.
Tutte le mattine vedo tantissime donne con un e-reader in mano. Di tutte le età (escludiamo naturalmente quelle che non so digitalizzate).
Vaticino quindi che il target femminile guiderà le scelte anche delle nuove case editrici online che stanno nascendo come funghi.
Non so invece se nasceranno nuovi generi, dopo il chick-lit e la mumy-lit.
Certo, la Kinsella non vincerà il Nobel, che invece è stato GIUSTAMENTE dato a Alice Munro.
Che leggo tutte le sere, da qualche giorno.
Nessuno sa scegliere gli aggettivi come lei.
Nessuna donna – vivente – scrive bene come lei.
Nessuna scrittrice – a parte Silvia Plath – riesce a deprimermi come lei.
Non so neanche dove voglio andare a concludere, ma credo che se volessi suicidarmi FELICE, potrei farlo leggendo un grande libro della Munro.
Forse la conclusione è che si possono leggere – e scrivere – delle allegre schifezze.
Come le mie.
E rimanere in pace con la propria coscienza.