Qui vedo e qui prevedo: in arrivo l’emergenza sociale “anziani” con pensioni da fame

Spero di avere torto, ma tra dieci (massimo quindici anni) anni saremo tutti nella merda.

Gli anziani – i cinquantenni di oggi – avranno pensioni da fame, e i precari avranno probabilmente gli stessi stipendi schifosi di oggi, senza più  i genitori che li possono aiutare, perché ormai saranno usciti dal mercato del lavoro con delle pensioni che si aggireranno più o meno sui 700 euro al mese.

Tra dieci/quindici anni nessuno potrà infatti scampare al calcolo contributivo della pensione.

Il direttore della mia banca, stranamente simpatico, mi ha spiegato che aveva fatto i calcoli sul suo stipendio e anche lui si era stimato una pensione di 700 euro.

I quarantenni che oggi sono precari, dovranno aspettare di compiere 67 anni per avere la pensione sociale (450 euro o qualcosa del genere).

Di nuove assunzioni a tempo indeterminato ce ne saranno pochissime e quasi nessuno potrà maturare i 40 anni di contributi che danno il diritto a una pensione pari al 70%  circa dell’ultimo stipendio.

Io, che sono una contributiva pura, avrò una pensione poco superiore alla minima, perché ho anch’io un passato da precaria, in cui non ho versato contributi (anzi, li ho versati a una cassa separata, ma non so se questa mi darà diritto a un’altra “pensioncina”).

Gli anziani di oggi, che prendono ancora pensioni decenti e che spesso aiutano i loro figli precari, tra qualche anno avranno bisogno di una badante, della dentiera, della casa di riposo, e non potranno più destinare una quota del loro reddito per aiutare i figli precari.

E gli anziani di domani saranno troppo poveri per destinare anche solo una minima parte del loro reddito ai figli scannati e senza un contratto di lavoro decente, e forse non avranno neanche i soldi per andare a farsi la dentiera in Croazia.

Immagino che questa sia la miscela per una formidabile bomba sociale che esploderà quando tutti i risparmi saranno consumati, i contratti di lavoro saranno ancora più precari di quelli attuali e non ci saranno più i genitori che allungano duecento euro ai figli, prelevandoli dalla loro pensione.

Badate bene: non sto parlando di pensioni d’oro. Le pensioni d’oro sono un’altra cosa e non saranno mai colpite.

La casta preserva sempre se stessa dalle batoste, redistribuendole sui poveri cristi che non hanno neanche il tempo per accorgersi che la nave sta affondando, impegnati come sono a cercare di sopravvivere.

Ma tra dieci/quindici anni la base di povertà diffusa sarà sempre più allargata – non sei ricco con 700 euro al mese – e dubito che qualcuno degli attuali partiti sarà sopravvissuto. 

Per chi voteremo tra  dieci anni lo sa solo Iddio.

Dalla Repubblica di Weimar è nato il nazismo e le crisi economiche sono pericolose per le democrazie.

E’ per questo che gradirei una politica economica diversa, dove non si parli solo di sacrifici, austerità, licenziamenti.

Monti era stato troppo lento per capirlo, e infatti la storia (elettorale) lo ha travolto.

Renzi invece ha il naso più fino, ed è riuscito a fare una virata micidiale in meno di una settimana.

Se poi qualcuno lo voterà ancora quando avremo tutti le pezze al culo, beh, questo non lo so.

Non sono Hari Seldon e nessuno avrebbe mai potuto prevedere che un piccolo caporale austriaco e psicotico avrebbe distrutto l’Europa.

Vorrei quindi vedere il PIL che risale, le imprese che assumono, i giovani che guadagnano stipendi decenti e i vecchi che non muoiono di fame.

Ma mi sembra che non stia succedendo nulla di tutto questo.

La merda sta salendo…

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3 thoughts on “Qui vedo e qui prevedo: in arrivo l’emergenza sociale “anziani” con pensioni da fame

  1. TADS ha detto:

    gli affamati si schiavizzano meglio e prima

  2. Nicola Lositon ha detto:

    Beh, tornare in Italia dopo un disastroso finale del viaggio in Cina, e leggere il tuo blog mi ha fatto stare ancor peggio di come sto. Su, Viola, un po’ meno pessimismo è quello che ti ci vuole. Io credo che peggio di così non possa andare. La situazione, prima o poi, si sbloccherà. Sperem…
    Nicola

  3. Nicola Losito ha detto:

    Beh, tornare in Italia dopo un disastroso finale del viaggio in Cina, e leggere il tuo blog mi ha fatto stare ancor peggio di come sto. Su, Viola, un po’ meno pessimismo è quello che ti ci vuole. Io credo che peggio di così non possa andare. La situazione, prima o poi, si sbloccherà.
    Nicola

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