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I “troppo stronzi”: una categoria ancora tutta da studiare

La riflessione sugli stronzi – “Chi sono? Cosa vogliono? Perchè sono così stronzi? – accompagna da sempre il genere umano. Persino le religioni potrebbero essere spiegate come il tentativo di fornire una consolazione (ultraterrena) dagli stronzi. I cattivi andranno all’inferno, mentre i buoni (da morti) finiranno in paradiso.
Magre soddisfazioni, insomma, ma per chi proprio non ce la fa a difendersi dagli stronzi, sempre meglio di niente.

Ecco, ma chi sono veramente gli stronzi? Sono quelli che si fanno gli affari loro A SPESE di quelli degli altri. Per usare il quadrante di Cipolla, gli stronzi sono i BANDITI, ovvero quelli che danneggiano gli altri per trarne vantaggio.
Secondo Jhon Sutton che ha scritto “Il metodo antistronzi”, gli stronzi sono quelli che manifestano ripetuti comportamenti ostili e aggressivi, senza arrivare al contatto fisico (non menano, insomma).

Bisogna ammettere che anche se gli stronzi non sono simpatici a nessuno, molti hanno avuto successo. John Sutton citava come noto stronzo Steve Jobs, che pare fosse particolarmente aggressivo con i suoi dipendenti. Ma ci sono anche tanti (troppo) stronzi che fanno delle bruttissime fini.

Come per esempio Trump, ormai VITTIMA ACCERTATA della sua stronzaggine.
Non è forse da STRONZI istigare una folla di trumpiani, complottisti, neonazisti e fondamentalisti religiosi ad assaltare il Campidoglio? Mentre la famiglia Trump si godeva probabilmente lo spettacolo al coperto, come avevano fatto prima del comizio incriminato?
Lo spettacolo indecente dei RICCHI STRONZI CHE BALLAVANO mentre davano fuoco alle folle di squilibrati pronti a uccidersi (e uccidere, sicuramente) per scalare le mura del Campidoglio è particolarmente disturbante. Se la folla dei suoi supporter fosse riuscita a mettere le mani sui senatori o sulla speaker del Congresso, Nancy Pelosi, li avrebbero probabilmente linciati.

Se qualcuno dei senatori fosse morto, Trump sarebbe stato immediatamente arrestato. Mentre adesso repubblicani e democratici uniti stanno cercando il modo migliore di farlo fuori, in modo che non possa mai più essere eletto sia come Presidente, ma anche come senatore.

Cosa quindi ha ottenuto Trump dalla sua eccessiva stronzaggine? Di essere eliminato per sempre dalle cariche elettive americane e di rischiare quindi anche di finire in galera (si stava discutendo il PARDON per le sue vicende, che certo adesso gli verrà negato).

I TROPPO STRONZI alla fine danneggiano anche se stessi, finendo nel quadrante che Cipolla assegna agli stupidi: quelli che con il loro comportamento danneggiano sia gli altri che se stessi.

Sui motivi che spingono gli stupidi a comportarsi come tali ci sarebbe da discutere. Tra quelli collegati alla psicologia dei soggetti in questione, bisognerebbe senz’altro fare riferimento alle categorie dei DISTURBI DI PERSONALITA’.
Trump ha forse una mezza dozzina di disturbi di personalità: disturbo narcisistico, disturbo istrionico di personalità, disturbo bordeline, secondo alcuni giornali americani.

Ma non la tiro lunga: Trump, per qualche cazzo di motivo, ha rovinato anche se stesso con la sua immensa stronzaggine. Essere troppo stronzi non è mai un affare. Si combinano solo dei guai.


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L’inefficacia dello stronzo

Credo si possa dire che le religioni siano una risposta alla questione degli stronzi.

Da che il mondo esiste, esistono gli stronzi: persone cattive, aggressive, offensive, non cooperative che passano la loro vita a cercare di ferire e aggredire gli altri.

Per lo stronzo, non vale mai il modello win-win, in cui tutti e due i contraenti guadagnano dal fare un accordo, ma esiste solo il modello win-lose. Lo stronzo è contento se te lo mette in culo, non concepisce un accordo in cui anche TU puoi guadagnarci. Deve guadagnarci solo lui.

Chi invece non è stronzo (e sa di non esserlo) vorrebbe vedere gli stronzi appesi a un muro per i garretti, per poi fustigare lentamente le loro piante dei piedi.

Scherzo, naturalmente, perché chi non è stronzo non nutre quasi mai sentimenti di vendetta, ma desidererebbe vedere punito LAICAMENTE lo stronzo.

Lo vorrebbe veder fallito, se è un imprenditore, condannato alla prigione, se è un predatore sessuale, lo vorrebbe veder licenziato se ha fatto mobbing, o divorziato se ha rovinato la vita al suo partner.

La religione interviene proprio a questo proposito: promette ai fedeli (che in genere appartengono alla categoria delle vittime) che gli stronzi andranno all’inferno, perché non è detto che gli stronzi verranno puniti durante la loro VITA.

Insomma, le religioni offrono il premio di una ricompensa celeste (o infernale) per chi si è comportato bene (o male). Se quando eravamo VIVI, ce la siamo presa nel culo, da MORTI potrebbe andarci molto meglio. La religione cattolica (ma non solo quella cattolica) ti aiuta quindi a sopportare le sciagure, perché ALLA FINE, nel Regno dei Cieli, tutto si rimetterà a posto: i cattivi andranno all’inferno, i buoni in paradiso.

Ma mettiamo da parte per un secondo il tema di una consolazione postuma, che non ci potremo godere, e chiediamoci invece se gli STRONZI vengono puniti anche quando sono VIVI (loro) e siamo VIVI anche noi.

Vedere uno stronzo che fallisce, rotola nel fango, finisce fuori gioco può dare una certa soddisfazione, anche se non si tratta di soddisfazioni sulle quali conviene indugiare (poi spiegherò perché non conviene).

Ecco, secondo me per dare una risposta a questa annosa questione, bisogna farsi una domanda: ESSERE STRONZI E’ UNA STRATEGIA EFFICACE?

Mi si perdoni l’uso del termine efficace (chi non ha subito qualche corso di formazione in cui i termini efficacia ed efficienza sono stati usati troppi volte?), ma purtroppo rende l’idea.

Insomma, la domanda è: gli stronzi, cattivi, non cooperativi che cercano di inculare tutti quelli che si trovano davanti, avranno successo nella vita?

La risposta, secondo me, è tendenzialmente “no“, ma a questo punto, necessita la citazione dell’opera magna di Cipolla: “Allegro ma non troppo“.

Cipolla divide l’umanità in quattro quadranti (copio da Wikipedia), a seconda degli effetti su di sé e sugli altri delle proprie azioni:

  • Intelligenti: fanno il proprio vantaggio e quello degli altri
  • Sprovveduti: danneggiano se stessi e avvantaggiano gli altri
  • Stupidi: danneggiano gli altri senza avvantaggiare se stessi o danneggiandosi
  • Banditi: danneggiano gli altri per trarne vantaggio.

La prima conclusione che dobbiamo trarre è quindi che lo stronzo è uno stupido o un bandito.

Faccio un esempio semplice per capire quale potrebbe essere la differenza. Hitler, che ha provocato la Seconda Guerra Mondiale e indirettamente la morte di 17 milioni di persone (secondo una stima grossolana), si è suicidato insieme al cane e Eva Braun nel Bunker di Berlino. Uno stupido, quindi, perché è morto infelice e distrutto, dopo aver distrutto il suo paese e ucciso milioni di persone, tra cui circa sei milioni di ebrei.

Mao Tse Tung, invece, sul cui groppone pare che cadano 80 milioni di morti (dovuti in gran parte alle carestie provocate dalle sue stupidissime politiche economiche) è morto nel suo letto, assistito dalla sua infermeria preferita. Sembra addirittura (così raccontava il suo medico personale che ne aveva scritto la biografia) che l’ultima frase detta prima di morire sia stata: “Quando guarirò?“. Ottimista e bandito sino alla fine.

Lo stronzo, per uscire vincitore dalla sua personale guerra contro gli altri (perché lo stronzo gode nel danneggiare gli altri) deve quindi stare molto attento a non fare mai errori, per non danneggiare anche se stesso.

Lo stronzo che alla fine viene punito (da VIVO) è infatti proprio lo stupido, quello che non riesce ad evitare di procurare un danno anche a se stesso, mentre danneggia gli altri.

Bene, la mia tesi è la seguente: lo stronzo bandito (lo stronzo di successo) ha bisogno, per sopravvivere, di una condizione di assenza di mercato e concorrenza.

Mi riferisco a un concetto di “mercato” at large, che riguarda non solo l’economia, ma anche la politica. Una dittatura è una situazione di “non concorrenza” politica. C’è un unico soggetto che prevale su tutti gli altri, e quando capisce che il consenso gli sfugge di mano (anche nelle dittature si raccomanda una dose di consenso), comincia ad ammazzare tutti i nemici, inaugurando quelli che vengono definiti come i periodi del TERRORE (i nemici vengono ammazzati TUTTI), Terrore che in genere colpisce tutte le dittature in fase terminale.

Insomma, se uno stronzo vuole morire in piedi, deve a un certo punto diventare così abile e così crudele da eliminare fisicamente tutti suoi nemici.

Nelle situazioni di libero mercato e libere elezioni, la situazione si fa invece più difficile. L’aristocrazia inglese, che è sempre stata “temperata” dalla presenza di un sistema democratico, ha perso una parte dei suoi privilegi (neanche poi così tanti), e ha ceduto terreno ai ceti borghesi. Così come le aziende poco efficienti e governate dai ladri corrono il rischio di fallire. E devono essere temperate da un buon sistema giudiziario.

La Enron, una delle più grandi multinazionali americane, è fallita nel 2001, dopo un decennio di trucchi contabili ed episodi di corruzione verso la classe politica americana. Il suo amministratore delegato, uno stupido, è morto di infarto, prima della sentenza definitiva che lo avrebbe portato in prigione.

Anche la Lehman Brothers è fallita nel 2008, perché aveva in pancia i mutui sub-prime che mandarono per aria l’economia americana. Non poteva sopravvivere.

Adesso concludo, ma per davvero: uno stronzo, in condizioni di libero mercato, legalità e democrazia, ha molte buone probabilità di fallire e poi essere punito, perché non c’è nessuno che lo protegge e gli ammazza i nemici.

Forse sto semplificando un po’ troppo, ma quello che voglio dire è che dove c’è libertà e legalità, democrazia e concorrenza, gli stronzi in genere vanno a fondo, anche mentre sono vivi, mentre voi li vedere affondare.

È molto più efficace mantenere una posizione intelligente, dove tutti guadagnano e si trattano bene l’un l’altro, che non quella degli stupidi e dei banditi, che cercano sempre di inchiappettare chi hanno di fronte.

Senza dimenticarsi che gli stronzi si fanno in genere un bel po’ di nemici, che passano la vita a cercare di fargliela pagare. Uno stronzo ha molti più nemici di una persona intelligente, e quindi fa più fatica a cavarsela.

Ultima considerazione: non c’è bisogno di godere più di tanto quando guardate lo stronzo che affonda. Lo stronzo sa che sa affondando, e sa che lo state guardando mentre affonda. Lasciate che si sporchi lui con i suoi cattivi sentimenti, mentre invece voi gli date solo uno sguardo veloce, e poi tornate alle vostre abituali occupazioni.

Ne ho visti di stronzi andare a fondo, e ormai li riconosco a colpo d’occhio. So già chi affonderà nel pantano, mentre nessuno (ma proprio nessuno) gli tenderà una mano o un dito. Proprio nessuno, credetemi…

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Lo stronzo non cambia mai: rimane sempre stronzo

Riprendo ancora la definizione di stronzo che dà Robert Sutton nel suo libro: “Il metodo antistronzi“.

Lo stronzaggine implica “la manifestazione prolungata di comportamenti ostili di natura verbale o non verbale, con l’esclusione del contatto fisico“.

Si può quindi essere molto stronzi senza insultare nessuno, come si può tranquillamente essere degli stronzi passivo-aggressivi, e cioè si può manifestare la propria stronzaggine senza mai smettere di essere sorridenti.

Il passivo-aggressivo riesce infatti a mettere in atto comportamenti ostili senza mai dimostrare una PALESE aggressività, ma è subdolamente stronzo, evitando così di provocare una reazione di difesa (magari aggressiva) da parte dell’altro.

Se uno ti tira un pugno, infatti, il tuo istinto è di tirargliene uno indietro.

Se invece qualcuno ti insulta col sorriso sulla bocca, tu rimani spiazzato, perché ci metti un po’ a “connettere” il sorriso ai contenuti offensivi della conversazione.

E’ quindi discretamente difficile difendersi dagli stronzi passivo-aggressivi, perché chi NON è stronzo, fa fatica a riconoscere la stronzaggine dell’altro.

Ma il problema è un altro: chi NON è stronzo, tende a dimenticarsi di un principio fondamentale: LO STRONZO RIMANE STRONZO.

Non esistono stronzi redimibili che diventano buoni o corretti. Se qualcuno si è comportato come uno stronzo, potete essere certi che lo farà ancora. Anche se per un certo periodo potrebbe sembrarvi simpatico e gentile.

Ma le brave persone fanno fatica a credere che si possa dimostrare un atteggiamento positivo e accogliente, quando in realtà l’obiettivo finale è quello di colpire l’altro, appena il poverino smonta la guardia.

No, non sono una paranoica con manie compulsive-ossessive che mette in guardia l’umanità contro le terribili catastrofi che derivano dal fidarsi dell’altro.

No, non lo sono. Sono solo una che ha poco tempo libero. E lo stronzo è tendenzialmente diseconomico, perché bugiardo, manipolatore e tende quindi a farti perdere tempo.

Farò un esempio condominiale, perché i condomini sono il regno degli stronzi (gli amministratori non sono in grado di tenerli a bada, e quindi scorrazzano liberi nei pochi metri quadrati dove hanno un po’ di potere).

Ordunque, mi piove in casa da più di un anno, perché i sottotetti sono stati recuperati – di dice così – da una famiglia di stronzi passivo-aggressivi.

Piove in casa anche al mio vicino di pianerottolo che ha l’acqua che gli cola sui muri.

Abbiamo educatamente scritto allo stronzo di sopra per chiedergli di mettere a posto la questione.

Ma solo quando le email raggiungevano un livello di aggressività sufficientemente elevato, lo stronzo si dava da fare e tentava di capire da dove venisse il problema.

Ha fatto qualche tentativo di mettere a posto il problema, ma poi ha venduto la casa: non sono più quindi cazzi suoi.

Ma sono rimasti però cazzi NOSTRI, perché a noi piove ancora dentro.

Io e l’altro vicino alluvionato abbiamo allora ricominciato a scrivergli e il risultato è stato che venerdì sera lo stronzo di sopra ha suonato alla mia porta.

Aveva in mano una macchina fotografica, era molto gentile, e mi ha chiesto di poter fare un’altra foto alla macchia che sta diventando una voragine e che si bagna ad ogni nuova pioggia.

In realtà di foto ne aveva fatte delle altre, e un po’ gliele avevo mandate anche io.

Ma venerdì ne ha fatta un’altra: ma era SOLO UNA CAZZO DI FOTO.

E poi è sparito. Perché tanto ha venduto la sua maledetta casa e sta cercando di scappare senza dover pagare i danni procurati da lui.

E io, venerdì, quando l’ho visto entrare da me con la sua macchina fotografica, gli ho creduto: pensavo che lui volesse veramente occuparsi del nostro problema.

Faceva un sorrisetto gentile, era molto rassicurante, e io mi sono dimenticata del principio che vado affermando, e cioè che siccome è uno STRONZO, rimarrà uno stronzo.

E mi stava quindi solo pigliando per il culo, con la sua bella macchina fotografica appesa al collo come un giapponese in visita a Roma.

Morale della favola: lunedì mi toccherà andare alla posta per mandare una raccomandata con la ricevuta di ritorno, come nel 1880, a lui, all’amministratore e a non so chi altro, per minacciare non so quali conseguenze giudiziarie nel caso in cui la macchia diventi un buco nero dal quale piova dentro fino alla fine dell’umanità.

Credo che le religioni servano a questo: consolano le vittime degli stronzi. Promettono una ricompensa celeste a chi degli stronzi è vittima innocente.

Inutile dire che dove esiste ancora un sistema condiviso di valori e buona condotta, di stronzi ce ne sono di meno.

E anche l’economia va meglio.

Voglio rinascere tedesca. Norvegese. Danese. Ma italiana no. In che posto schifoso sono finita.

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Manuale di autodifesa (personale) per capri espiatori

Credo che la mia vita sia cambiata dopo aver letto “Il capro espiatorio” di Renè Girard.

Non la faccio lunga, ma Girard sostiene che i capri espiatori vengono linciati collettivamente dalle folle di aggressori per riportare la pace nel gruppo sociale.

Dopo un bel linciaggio, il gruppo sta meglio, perché ha scaricato tutta la sua aggressività sul poveraccio che ha massacrato.
Poveraccio ritenuto generalmente colpevole di aver combinato dei guai.

Il massacro viene infatti sempre giustificato dalle colpe del capro espiatorio, che si merita di essere massacrato.

Ma non voglio continuare a straparlare di un genio come Girard, preferisco tornare agli argomenti che mi sono cari, tra cui l’odiato condominio.

Nei condomini si creano in genere le condizioni perché un gruppo di condomini massacri la vita a qualcun altro, così come negli uffici spesso viene scelto un capro espiatorio al quale dare le colpe degli eventuali fallimenti (altrui).

Il meccanismo è sempre lo stesso: il gruppo si coalizza contro qualcuno che viene ritenuto COLPEVOLE  di qualche malefatta, e a volte nascono fenomeni di mobbing neanche voluti dall’azienda, ma messi in opera da qualche capetto secondario o da gruppi di colleghi particolarmente malefici.

Ma come viene scelto il capro espiatorio?

La risposta è già la soluzione del problema.

Spesso il capro espiatorio è una brava persona, poco aggressiva, non collegata a un gruppo “forte” di persone disposte a difenderla, ed è quindi un BERSAGLIO FACILE.

Nelle scuole, questo fenomeno viene chiamato BULLISMO, e se notate non capita mai che venga preso di mira il ragazzino più bello della classe e che magari è un campione di rugby.

Verrà scelto quello più timido, oppure quello che si fa gli affari suoi e non appartiene a nessun gruppetto, e che ci rimane male se lo prendono in giro,  così da dare qualche soddisfazione alla banda di CRETINI che lo prendono in giro.

Ho letto di tutto e di più su questo argomento, perché per un lungo numero di anni sono stata il capro espiatorio di tutti i posti in cui finivo, a cominciare naturalmente dal condominio.

Vi racconterò come sono guarita, e come tutti possono guarire, anche se ho costeggiato il burrone del licenziamento (molti anni fa) e anche se nutro ancora (labili)  sentimenti omicidi nei confronti di una mia vicina di casa.

Sarà infatti costei la protagonista del seguito – se mai lo scriverò – di “Omicidi in pausa pranzo”, e vi posso giurare sulla testa di mio figlio che quella stronza morirà (ma solo nel libro),  perché la strega cattiva muore anche nelle favole e per lei non è prevista nessuna possibile redenzione.

Però adesso vengo al metodo di autodifesa.

PRIMO PUNTO

Convincetevi di essere INNOCENTI.
Voi non vi meritate il mobbing o le carognate dei vicini o delle persone con le quali siete stati gentili.
Loro vi prendono di mira perché siete buoni. Gli stronzi si tengono alla larga dagli altri stronzi, credetemi.

SECONDO PUNTO

MORDETE con decisione e cattiveria tutti quelli che provano a rompervi i coglioni.
Tirate fuori il Dobermann che dorme in ognuno di voi e lasciatelo andare.
Liberate la RABBIA: non siate né cortesi né gentili con gli stronzi.
Trattateli come delle merde. Ridetegli in faccia. Prendeteli per il culo.
Divertitevi a vedere le loro facce stupite, quando scopriranno che anche voi sapete mordere.

TERZO PUNTO

Dopo aver preso a morsi lo stronzo, non potete passare la vita in uno stato di belligeranza permanente.
Ma scoprirete che neanche lo stronzo ha voglia di essere morso di nuovo, e quindi diventerà più gentile.
A questo punto, potrete scegliere tra una finta-pace tattica (in cui tornerete ad essere gentili, facendo capire che siete pronti a mordere di nuovo) oppure potete trasformarvi in uno di quei bastardini che fanno vedere i denti a tutti i cani che passano per evitare di essere attaccati di nuovo.

CONCLUSIONI
Applico il mio metodo da qualche anno, con ottimi risultati.
Parlo però solo di autodifesa personale, perché il metodo non funziona quando i persecutori sono tanti e molto organizzati.

Mi chiedo però come sia possibile che nessuno si sia ancora inventato un metodo per difendersi dalla manica di stronzi che ci sta mandando a picco. Spero che qualcuno lo trovi prima che l’Italia scompaia come Atlantide tra i flussi del mare…

P.S. Odio i libri di self help, ma sui tre principi ho studiato e lavorato per anni. Scusate per il tono all’americana.
P.S.S. Se lo stronzo che vi perseguita non può essere preso a morsi, allora stringete i denti e aspettate.
Prima o poi lo farà fuori qualcun altro, più titolato di voi. Gli stronzi si fanno molti nemici, che li aspettano con una clava in mano dietro a una porta.
P.S.S.S. Leggete il “Metodo antistronzi” di Robert Sutton.

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