Ho smesso di dire il mio nome e cognome quando mi presentavo, il giorno in cui Tommaso ha cominciato ad andare all’asilo.
Dicevo solamente: “Ciao, sono la mamma di Tommaso”.
Le altre mi rispondevano: “E io sono la mamma di Tizio”.
Una perdita identitaria che continua tuttora, arrivati alle medie.
Continuo a dire: “Ciao sono la mamma di Tommaso”, e magari aggiungo: “E tu sei la mamma di Tizio?”.
Ma capita sempre più spesso di sbagliarsi, dopo tre cicli scolastici, e l’altra magari mi risponde: “No, sono la mamma di Caio”.
Ogni tanto, qualcuna aggiunge il suo nome: “Mi chiamo Giovanna”, ma sappiamo tutte che il nome della madre sarà duro da ricordare.
Per fortuna ci sono gli Excelini con il nome del bambino, abbinato a quello della madre, con indirizzo email e numero di telefono, sul quale andare a ravanare quando ci sono le feste e le telefonate da fare per gli inviti.
Li ho stampati tutti e poi li incollo sull’agenda.
Ormai sono arrivata al terzo Excelino, perché mio figlio vede ancora i compagni dell’asilo e delle medie, e mi servono i numeri delle loro mamme.
Anche quest’anno, alla prima riunione di classe, ci siamo subito buttati a fare l’Excel, compilando dei fogli che poi abbiamo messo in palio: “Chi vuole fare l’Excel?”.
Ha vinto una mamma che ha cercato di inserire anche dei nuovi campi: telefono fisso e indirizzo, ma quasi nessuno li ha compilati.
Tra un po’ nell’Excelino di classe metteremo anche il Codice Fiscale e il numero di tessera sanitaria: qui al nord siamo un po’ ossessivi.
La mamma in questione ci ha subito mandato per email la sua lista, ed è partita la solita buriana per raccogliere 10 euro per la bibliotechina di classe e organizzare la piazzata a Natale.
Poi, ormai siamo arrivati alle medie, le email si sono fermate.
Dopo 8 anni (3 di asilo e 5 di elementari) di mercatini di Natale e festa della scuola, confesso di non farcela quasi più.
Belli, bellissimi i ricordi di Tommaso che canta la canzoncina di Natale con una stellina sulla testa, ma ho voglia di tornare a presentarmi col mio nome e cognome.
Domanda da un milione di dollari: fatto 100 il numero di mamme che si presentano con “Sono la mamma di…”, quanti sono i papà che si presentano con: “Sono il papà di…”.
15?
Troppo ottimista?